Questo non è un vero e proprio blog,ma solo una raccolta di materiale che trovo nel web di film,attori,giochi,libri e tutto quanto ha fatto parte della mia vita...a che serve?a niente...spero solo che qualche ragazzo o ragazza più giovane si fermi a dare un'occhiata ogni tanto,perché per avere il presente c'è stato un passato...e non andrebbe dimenticato....

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giovedì 20 gennaio 2011

Il Corriere dei Piccoli


Da bambina non ne mancava un numero in casa mia!come dimenticare il signor Bonaventura e la Pimpa?















La scheda tratta da Wikipedia:

Corriere dei Piccoli fumetto
Francobollo emesso nel 2008 che riproduce la copertina del primo numero ed alcuni personaggi dei fumetti
Francobollo emesso nel 2008 che riproduce la copertina del primo numero ed alcuni personaggi dei fumetti
EditoreCorriere della Sera
1ª edizione27 dicembre 1908 – 15 agosto 1995
Periodicitàsettimanale
Corriere della Sera



La storia di Wikipedia:

Il "Corriere dei Piccoli" divenne subito una lettura di riferimento per diverse generazioni di bambini e ragazzi italiani. Quando nacque, le storie per bambini erano d'impronta nazionale, si richiamavano cioè alla pedagogia del Risorgimento.
Il giornale si distinse dalla corrente principale pubblicando la versione italiana di numerosi fumetti americani, che raccontavano storie spontanee e divertenti:
  • Bibì e Bibò (The Katzenjammer Kids, creati nel 1897)
  • Fortunello (Happy Hooligan, nato nel 1899)
  • Arcibaldo e Petronilla (Jiggs & Maggy)
Le tavole delle storie non avevano le nuvolette ma erano sottotitolate da filastrocche in rima baciata. Da ricordare anche Mammola e Medoro e poi Gibernetta e ancora Pier Cloruro de Lambicchi e la sua Arcivernice, Quadratino, Il Collegio La Delizia...
Ancora più famose le rime baciate del "Signor Bonaventura" di Sergio Tofano, apparso il 28 ottobre 1917, che iniziava ogni avventura con la fatidica frase: "Qui comincia l'avventura del Signor Bonaventura...", e terminava invariabilmente ricevendo in premio un assegno da un milione.
Lettura sicura e affidabile per i genitori, che tornavano a casa dall'edicola con il Corrierino insieme con il Corriere "dei grandi", il giornale continuò con gli stessi contenuti e la stessa grafica almeno fino alla direzione di Giovanni Mosca, che diminuì le storie a fumetti a favore dei racconti e delle letture. Con la direzione diGuglielmo Zucconi, dal 1961, si puntò di più a pubblicare fumetti adatti ad un pubblico di ragazzi, tanto da introdurre un inserto, il Corriere dei Piccolissimidedicato ai fratellini minori.
Fumetti a parte, notevoli furono anche i racconti a puntate e in epoca successiva le storie di Gianni Rodari.
Uno dei punti di forza del settimanale fu poi il Corrierino Scuola, inserto che per molti anni, durante il periodo scolastico, pubblicò schede (da utilizzare per le ricerche), atlanti geografici e storici, scenari naturalistici da completare e altri utili sussidi. Un altro punto di forza furono i soldatini o i calciatori, le bamboline di carta coi vestiti e gli accessori e tutta una serie di giochi e di ambientazioni in carta tutti da incollare su cartoncino e ritagliare.
Tra le rubriche meritano una citazione: "La palestra dei lettori", "Corrierino-club" e "Corrierino Sport".
Copertina di un Corriere dei piccoli del 1911
Il Corrierino uscì ininterrottamente per quasi 90 anni, tranne un periodo di circa un anno, alla fine della Seconda guerra mondiale, quando quasi tutte le testate giornalistiche furono costrette a cambiare nome e il Corriere dei Piccoli divenneGiornale dei Piccoli, con direttore responsabile Arnaldo Sartori. Altri direttori famosi del Corrierino furono: Giovanni Mosca (1952-1961), Guglielmo Zucconi(1961-1963) e Carlo Triberti (1964-1972).
Fu soprattutto quest'ultimo a imprimere una seconda giovinezza al settimanale, a partire dal n.11 del 1968, cambiando radicalmente formato ed impostazione alla rivista,ora tutta a colori, ed introducendo i fumetti della scuola franco-belga:PuffiRic Roland, Luc Orient, Michel VaillantDan Cooper, Bruno Brazil,Bernard Prince, Poldino Spaccaferro ,Gaston Lagaffe, pur senza dimenticare la vocazione divulgativa del settimanale. Celebri le famose schede per le ricerche scolastiche e seguitissimi i romanzi a puntate (ad esempio Efrem o Tommy River di Mino Milani), pubblicati settimanalmente.
Il periodo della direzione Triberti può essere considerato il più fecondo per quanto riguarda i contenuti, specie per la pubblicazione di ottimi fumetti e la valorizzazione di prestigiosi autori e disegnatori, non soltanto stranieri, ma anche e soprattutto italiani; ad esempio Hugo Pratt con Una ballata del Mare Salato e Benito Jacovitti con i suoi personaggi Cocco BillZorry Kid e Jak Mandolino.
Non vanno poi dimenticati Leone Cimpellin e il suo "Tribunzio", Grazia Nidasiocon "Valentina Mela Verde", e disegnatori del calibro di Toppi, Battaglia, Uggeri, Di Gennaro. Anche la giornalista Lea Maggiulli Bartorelli, che firmava con lo pseudonimo di Zietta Liù, fu collaboratrice della testata.
Nel 1970, proprio per ampliare lo spazio dedicato ai fumetti, il direttore Triberti aumentò il numero di pagine, da 52 a 68, anche se a discapito del colore. Infatti ora le pagine erano per metà a colori e per l'altra metà in b/n e rosso.
La testata acquistò le caratteristiche di un vero e proprio "familiare d'informazione" per ragazzi, per le rubriche di sport, attualità, musica, cinema, scienza, curate da esperti del settore. A questo punto, però, l'unica pecca del giornale era il nome, non più adatto al pubblico cui si rivolgeva.
Nell'estate 1970 un referendum durato tre settimane, svolto tra i lettori per mezzo di cartoline postali da inviare alla redazione e denominato (Scegli Tu), decretò che i giovani lettori preferivano un cambio di testata, passando da Corriere dei Piccoli a Corriere dei Ragazzi. Ci vollero quasi due anni prima che il risultato del referendum fosse pubblicato e la fatidica decisione di cambiare nome venisse presa. Questo fatto decretò un piccolo terremoto interno alla redazione, visto che Carlo Triberti fu affiancato da Mario Oriani (direttore responsabile dei periodici per ragazzi), a partire dal n.33 del 1971, proprio per gestire il cambio di testata, cosa che avvenne dal n. 1 del 1972.
Per ammortizzare l'impatto sui lettori il Corrierino fu allegato in versione ridotta di 16 pagine ai primi 16 numeri del CdR, diretto da Luigi Boccacini  a partire dal n.11-inserto/1972. Uscì poi un diciassettesimo numero (speciale, del 7/5/1972), allegato ad Amica 17/1972, allora diretta da Oriani, e dalla settimana successiva il Corrierino ritornò in edicola a 48 pagine metà a colori e metà in bianco/nero, al prezzo di 100 lire, con contenuti per bambini; mentre il Corriere dei Ragazzi, diretto magistralmente da Giancarlo Francesconi , con contenuti per adolescenti, proseguì la sua avventura lasciando un ricordo indelebile nei giovani lettori di quegli anni, per la ricchezza e lo spessore dei contenuti e per la carica innovativa del periodo 1972/1975, tanto da essere ancor oggi ricordato come una delle migliori espressioni dell'editoria per ragazzi di sempre.










3 commenti:

  1. Sono arrivata a sbirciare anche qui. E' tardi e mi fermo per pochi minuti ma torno con calma a leggermi tutto per bene.
    Il Corriere dei Piccoli: l'unico giornalino che arrivava in un paesino sperduto tra le montagne abruzzesi dove mio padre faceva servizio e dove è nato mio fratello che non perdeva un numero. Ti parlo degli anni '50.
    La Pimpa: la passione di mia figlia Elisabetta che oggi ha 20 anni. Mangiava pane e Pimpa!
    Ma oggi cosa leggono i bambini?
    Buona Domenica!

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  2. Che nostalgia! A me piaceva tantissimo e lo compravo sempre. E' un vero peccato che non lo pubblichino più.

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  3. Ragazze care avete proprio ragione...che nostalgia!

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