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martedì 5 aprile 2011

L'infanzia di Ivan


Leone d'oro al Festival di Venezia nel 1962.



L'infanzia di Ivan (Ivanovo Detstvo) - Tarkovskij






La scheda tratta da Wikipedia:
L'infanzia di Ivan
InfanziaIvan-1962-Tarkovskij.PNG
Nikolai Burlyayev in una scena del film
Titolo originaleIvanovo detstvo
PaeseURSS
Anno1962
Durata95 min
ColoreB/N
Audiosonoro
Generedrammatico, guerra
RegiaAndrej Tarkovskij
SoggettoVladimir Bogomolov (racconto)
SceneggiaturaVladimir BogomolovMikhail Papava
FotografiaVadim Yusov
MontaggioLyudmila Feiginova
MusicheVyacheslav Ovchinnikov
ScenografiaYevgeni ChernyayevYe. Chernyayaev
Interpreti e personaggi
Premi


La trama di Wikipedia:
Seconda guerra mondialefronte orientalelinea Stalin, zona del fiume Dnepr. Il dodicenne Ivan, rimasto senza famiglia (padre al fronte, forse morto, madre probabilmente uccisa), si è unito prima ai partigiani e poi all'esercito regolare sovietico per combattere gli invasori tedeschi. Il colonnello Grjaznov e il capitano Kholin, che si prendono cura di lui al punto che il primo potrebbe forse adottarlo al termine della guerra, sfruttano la sua abilità nel muoversi inosservato in quei luoghi paludosi per inviarlo in missioni esplorative oltre le linee nemiche.
Dopo una missione particolarmente difficile, Ivan non riesce a ritornare nel luogo previsto e raggiunge invece una zona del fronte controllata dal giovane tenente Galtsev, che stenta a credere alle spiegazioni di quel ragazzino sporco e distrutto dalla fatica, finché non accetta di contattare il comando militare e vede accorrere il sollevato Kholin.
Grjaznov decide di allontanare Ivan dal fronte e mandarlo alla scuola militare, per proteggerlo, ma lui è ben deciso a rimanere in prima linea, perché è convinto che in guerra solo i vecchi e gli invalidi possano sottrarsi all'impegno. Quando viene condotto verso le retrovie, scappa da solo in quelle lande desolate, devastate dai combattimenti, ma viene presto ripreso.
Ivan viene coinvolto in un'ultima missione. Kholin e Galtsev lo accompagnano attraverso il fiume, fin dov'è possibile, ma poi attendono invano il suo ritorno dall'esplorazione, mentre cade la prima neve.
A guerra finita, nella Berlino occupata dalle forze sovietiche, Galtsev, sopravvissuto ma segnato nel volto e nell'anima, negli uffici abbandonati del Reichstag trova casualmente, fra i fascicoli dei prigionieri giustiziati, anche quello di Ivan, scoprendo che il ragazzino è stato ucciso per impiccagione.








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